Una nuova minaccia per le palme della città di Nizza. Il famigerato Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), un coleottero che si insedia nelle palme e finisce per ucciderle.

Lo scorso gennaio fu individuata una palma infetta in un parco dietro al porto. Sebbene la pianta fosse stata abbattuta, fatta a pezzi e bruciata, successivamente a ovest della città, in zona Antibes-Vallauris, sono state scoperte 400 piante infette da questo subdolo coleottero.

In breve, ricapitolando, esso è originario del sud ovest asiatico e fu notato per la prima volta nel 2004 in località La Croix Valmer nel Var. Non fu intrapresa una lotta seria poichè fu sottostimata l’entità del patogeno, pertanto si è calcolato che circa l’80% delle specie di Phoenix è andata persa e che si è già diffuso in 5 regioni della Francia senza un provvedimento a livello nazionale sul come contenere l’infestazione.

Già 4 anni fa un gruppo di persone interessate come vivaisti, giardinieri locali e l’Intitut National de la Recherche Agronomique (I.N.R.A.) si associarono nel Var per cercare di esercitare pressioni sul governo francese per dare inizio ad una politica nazionale e sostenere il loro programma. Purtroppo si trovarono a far fronte a gran burocrazia e un gran problema sul come gestire la situazione.

Tuttavia, da febbraio 2010, alcune centinaia di giardinieri del comitato del Consiglio di Agricultura della città di Nizza, dendrochirurghi, membri del ‘Citizen Reserve’ e dei Servizi Pubblici sono stati chiamati ad agire e ad occuparsi di questo pericolo nelle Alpi Marittime.

Il coleottero è stato recentemente trovato nelle speciali trappole contenenti ferormoni poste in essere nel Comune di Nizza per attrarre e catturare questa minaccia. Sebbene posizionate ad una distanza di sicurezza dalle palme stesse, ciò prova che gli insetti si trovano in zona!

Il Consiglio dice di aver emanato un’allerta ”rossa” ma questo non risolverà il problema poichè i due terzi delle 20.000 palme si trovano in proprietà private e se si vuole combattere l’insetto il proprietario deve occuparsi delle sue palme, come disposto in una recente ordinanza comunale. Se ciò non avviene la situazione sarà fuori controllo e i prossimi mesi saranno decisivi, secondo l’ufficio del sindaco.

Il sindaco di Nizza chiede al governo centrale di vietare l’importazione di ogni palma per almeno 3 anni: il coleottero può entrare sotto forma di uova, larve o pupe nascoste nei tronchi. Questo lasso di tempo dovrebbe essere necessario per eliminare l’insetto ma il governo ha agito con eccessiva lentezza e non ha ancora preso una decisione sul come eliminare il coleottero. Altre nazioni come la Spagna e l’Italia sembra che abbiano preso il toro per le corna facendo trattamenti preventivi sebbene molte delle loro palme siano già state colpite dal patogeno.

Vi è un progetto in corso a Nizza di fare un censimento di tutte le palme esistenti nella regione ma per salvarle occorre sapere dove esse si trovano. Si è dovuto perciò ricorrere a foto aeree usando obiettivi con zoom. Tutte le palme sono state numerate. Le foto messe in circolazione sono impressionanti per la loro precisione poichè l’inventario comprende quasi 76.000 piante nelle Alpi Marittime; 20.000 sono a Nizza di cui 13.000 sulla Promenade des Anglais e due terzi in proprietà private.

Che pena vedere queste palme ad Antibes e Vallauris con le foglie scolorite e cadenti che denunciano che l’insetto ha colpito. Esso si nutre dell’interno della palma con terribile insistenza e tutte quelle che non sono state trattate muoiono entro pochi mesi e sono naturalmente un veicolo d’infezione per le piante vicine. Più di 100 femmine possono essere presenti in una palma e possono deporre fino a 300 uova che entro una settimana danno vita a larve molto affamate! Il problema è che solo un esperto può capire se sulla pianta è già presente il famigerato insetto e se non si agisce immediatamente la pianta è persa.

Il dinamico sindaco di Nizza, signor Estrosi, ha emanato un’ordinanza in cui si insiste affinchè il proprietario privato si rivolga alla Camera dell’Agricoltura affinchè un esperto faccia un controllo mensile, effettui un trattamento se le piante sono nelle vicinanze di soggetti già infestati e disponga di abbatterle se non sono più trattabili.

Un metodo esiste per per salvare le piante, solo se il ‘cuore’ è ancora intatto. Il getto terminale va trattato e la vegetazione terminale va ridotta, la quale si rifà in un paio di mesi. Questo metodo ha 2 vantaggi: il primo è quello che la palma non va distrutta; il secondo che il trattamento costa solo qualche centinaio di euro mentre l’abbattimento viene stimato in euro 2.500.

Il costo per impiegare uno specialista professionale non è trascurabile e purtroppo si sono verificati casi in cui abbattitori irresponsabili, più economici, hanno rimosso le palme infettate e gettate in discarica con il risultato che il coleottero non è ucciso e va a colpire nuove piante.

I membri del parlamento Europeo per la città di Nizza ed il Consiglio locale hanno chiesto al governo un sussidio al fine d’incoraggiare i privati di agire per l’interesse della comunità. Pertanto, come già si è potuto purtroppo riscontrare, i tempi saranno assai lunghi e nel frattempo il coleottero continuerà a ‘masticare’ le nostre palme.